
“Mi porto sempre dentro tutta la mia infanzia. Oggi, questa masseria mi riporta indietro nel tempo”
Beppe di Maria
L’azienda ha sede a Carovigno. La città è dominata dall’imponente castello dei principi Dentice di Frasso, costruito nel XIV secolo; nella contrada di Serranova c’è un altro castello, residenza estiva degli stessi principi, nella cui cappella è custodito un Crocifisso che viene portato in processione ogni 3 maggio, perché si ritiene che nei secoli abbia scongiurato calamità e siccità.
Da visitare a Carovigno anche il Santuario della Madonna del Belvedere, dove ogni anno si ripete la tradizionale esibizione degli sbandieratori, specializzati nella battitura della ‘Nzegna, cioè nel lancio verso il cielo di bandier multicolore, che vengono prima fatte abilmente roteare attorno al corpo: quando viene lanciata in alto e non cade per terra è un segno di buon auspicio per il raccolto.
La Masseria Pezza d’Arena, sede agricola di Carvinea, sorge vicino Torre Guaceto: incantevole oasi, territorio paludoso incontaminato, area marina di rara bellezza, che custodisce una ricchissima varietà di piante e animali. Olivi, eucalipti e altri alberi secolari, macchia mediterranea e canne palustri sono intervallati da spiagge e zone rocciose; gli unici interventi umani sono solo i tratturi bianchi, i muretti a secco e la Torre di guardia aragonese, costruita per difendersi dalle incursioni saracene: a breve ospiterà anche un centro di studio a salvaguardia delle tartarughe marine. La grande biodiversità dell’oasi ne ha fatto un fiore all’occhiello non solo della Puglia, tanto da essere stata scelta come esempio di ricchezza e varietà di specie per EXPO 2015, insieme ad altre 14 oasi protette e 2 riserve marine. A Torre Guaceto, insieme a Slow Food, si è valorizzata la biodiversità, con la produzione di prodotti tipici, come l’olio chiamato “Oro del Parco”, si è recuperata un’antica varietà di pomodoro – il “Fiaschetto di Torre Guaceto” ed è stata creata una comunità di pescatori.
Tra i paesi più noti nelle vicinanze di Carvinea c’è Ostuni, la Città Bianca regina degli ulivi. Il centro storico del paese è completamente tinteggiato con la calce candida. Una passeggiata fra i vicoli della città è imperdibile, per chi visita la zona: qui si respira la Puglia più autentica e si incontrano splendidi scorci da cui ammirare il panorama, perché Ostuni sorge su tre colli a circa 10 km dal Mar Adriatico e domina l’ampia piana degli ulivi che divide la città dal mare.
Non possiamo dimenticare certo il capoluogo di provincia: Brindisi. Il nome di Brindisi è legato al porto, antico crocevia di culture diverse. Si ritiene che Brindisi derivi dal messapico ‘Brunda’, che significherebbe ‘Testa di Cervo’, per la particolare conformazione del porto. I Messapi si erano insediati in questi territori già dall’VIII sec. a.C. Nel 267 a.C. Brindisi diventa una colonia romana ed inizia il suo periodo di splendore, perchè diventa allora il principale scalo commerciale e militare con l’Oriente. La città venne collegata con Roma attraverso la via Appia prima e la via Traiana poi. La città è sempre stata legata al vino, alla sua produzione e al trasporto su navi in otri di terracotta. Nobile e antichissima tradizione che Carvinea vuole onorare con la produzione di vini profumati ed eleganti.