Il Libro Magno di Carovigno riporta la Masseria Pezze d’Arena già nel 1504. Mi emoziona l’idea di camminare nei luoghi dove già nel 1500 c’erano vigne che producevano buoni vini.
Beppe di Maria
La passione per la viticoltura di Beppe di Maria nasce da ricordi d’infanzia, che hanno portato alla nascita di Carvinea, nome nella versione medievale dell’odierna Carovigno, il cui significato era “frugifera”, portatrice di frutti, in riferimento alla fertilità dei terreni vocati alla viticoltura.
Individuata l’antica struttura nell’agro di Carovigno, Beppe di Maria dà inizio così al restauro attento e meticoloso della masseria, usando esclusivamente materiali dell’epoca e restituendola così al suo antico splendore. In contemporanea vengono impiantati i nuovi vigneti seguendo disciplinari molto rigorosi. I terreni vengono sbancati, concimati e lasciati riposare, quindi vengono messe a dimora le barbatelle selvatiche e solo l’anno successivo sono innestate con le varietà autoctone.